Cari lettori oggi affrontiamo un argomento talmente vasto
1 – Trasformare un testo non modificabile in testo modificabile
In linea teorica, il vostro cliente dovrebbe fornirvi un file di testo in formato modificabile, ma avrete notato che questo non avviene sempre. I programmi che cito di seguito vi permettono di convertire i file di sola lettura in file modificabili, ma sono programmi a pagamento per cui lascio a voi la scelta di valutare se vale la pena o meno acquistarli.
Un file di testo non modificabile è ad esempio un file in formato PDF. È possibile trasformare il file PDF in file WORD (quindi in file modificabile) scaricando PDF CONVERTER direttamente dal sito di Adobe Reader al seguente link: https://acrobat.adobe.com/it/it/acrobat/how-to/word-excel-ppt-to-pdf-converter.html
Il programma è a pagamento ma potete sfruttare la versione di prova valida per 7 giorni.
Nel caso di documenti stampati o scannerizzati, anche se salvati in formati PDF, la conversione in formato WORD può rivelarsi inutile: il testo risulta contaminato da caratteri illeggibili. In questi casi dobbiamo utilizzare programmi che si servono della tecnologia OCR basata sul riconoscimento ottico del testo. È importante notare che questi programmi permettono di convertire in formato modificabile non solo file di testo ma anche immagini, grafici e tabelle. Esiste una piattaforma online tramite la quale potete direttamente caricare e trasformare il vostro documento. La potete trovare cliccando su questo link: http://www.onlineocr.net/
Essendo un programma gratuito, ha funzionalità limitate e prestazioni non sempre ottime per alcune lingue.
Tra i programmi a pagamento che sfruttano la tecnologia OCR, quello più utilizzato e più amato dagli utenti è ABBYY FineReader che potete scaricare qui: http://italia.abbyy.com/finereader/
I risultati sono molto buoni su documenti redatti in lingue europee, meno buoni sembrano essere i risultati su documenti redatti in arabo e cinese.
2 – Confrontare due versioni di un testo
Oggigiorno sono molti i testi che vengono continuamente aggiornati: la brochure pubblicitaria, i siti internet, i documenti aziendali, i manuali, etc. Pertanto è molto frequente che i nostri clienti, per i quali avevamo curato le traduzioni, ci chiedano di intervenire sulla vecchia traduzione per aggiornarla, integrando le modifiche apportate. Il modo più semplice per confrontare due versioni di uno stesso testo ci viene fornito da WORD. Ecco come sfruttare questa funzione:
Dopo aver seguito tutti i passaggi richiesti, Word vi fornisce una pagina in cui vi evidenzia tutte le modifiche che sono state apportate al documento originale.
Anche le versioni 2007 e 2010 di Word integrano la funzione confronta. Esistono altri programmi per l’elaborazione di testo, come OpenOffice che permettono di confrontare due versioni dello stesso documento. Se lavorate con OpenOffice, il pacchetto open source (quindi gratuito) di Apache, per utilizzare questa funzione dovete selezionare il comando CONFRONTA DOCUMENTO dal menu MODIFICA.
3 – Memorie di Traduzioni: che cosa sono, a che cosa servono, come le costruiamo
La memoria di traduzione, spesso citata come TM (Translation Memory), è un archivio di segmenti tradotti (origine e destinazione) che un programma CAT utilizza per conservare i segmenti della traduzione. A coloro che non sanno che cos’è un CAT suggerisco di leggere un mio precedente articolo per eventuali approfondimenti in merito: https://www.misterpolyglot.com/strumenti-traduzione-costi-traduzione-cerchiamo-capirli/
Il programma di traduzione, o CAT, suddivide il testo in “segmenti” (frasi) e queste frasi-segmenti in lingua X (del testo di origine) vengono memorizzate assieme alla loro traduzione corrispondente in lingua Y (testo di destinazione) in una TM.
La TM sarà costituita quindi da una serie di unità (frase-segmento in lingua X + sua corrispondente traduzione in lingua Y). Queste unità vengono chiamate TU (Translation Unit).
Immaginiamo di occuparci prevalentemente di traduzione in ambito medico dal tedesco all’italiano, utilizziamo un CAT TOOL per la prima volta e dobbiamo creare una memoria di traduzione che raccolga tutte le frasi-segmento per quell’argomento e per la combinazione tedesco-italiano. Nella Home del nostro programma selezioniamo l’icona TRADUZIONE DOCUMENTO. A questo punto il programma ci chiede la lingua di origine e la lingua di destinazione. Inseriamo TEDESCO come lingua di origine e ITALIANO come lingua di destinazione. Successivamente ci viene richiesto se si desidera creare una memoria di traduzione o utilizzare una memoria di traduzione già esistente. Ne creiamo una specificando che la combinazione sarà TEDESCO > ITALIANO e la chiamiamo MEDICINA. Una volta specificate queste impostazioni, possiamo iniziare a tradurre sapendo che il programma memorizzerà automaticamente le TU nella TM “Medicina”.
Se ogni volta che avrò nuove traduzioni in ambito medico per la combinazione TEDESCO > ITALIANO chiederò al programma di utilizzare la mia memoria di traduzione MEDICINA, questa memoria verrà di volta in volta arricchita con nuove TU.
A questo punto vi domanderete a che cosa serve?
Il nostro CAT TOOL, al quale è stato ordinato di utilizzare la banca di frasi-segmenti della TM, analizza il nuovo documento di traduzione appena aperto. Se trova dei segmenti che corrispondono (completamente o parzialmente) a segmenti contenuti nella TM, li propone automaticamente, indicando il grado di corrispondenza. Se corrispondono al 100% non dobbiamo intervenire, se la percentuale di corrispondenza è ad esempio dell’85% allora dobbiamo rileggere e apportare le dovute modifiche.
Le memorie di traduzioni sono uno strumento utilissimo per il traduttore in quanto la maggior parte delle traduzioni tecniche è composta da molti brani ripetuti; pertanto le memorie di traduzione ci fanno risparmiare una quantità di tempo notevole pur mantenendo alti gli standard di qualità e accuratezza.
Le memorie di traduzione possono essere anche salvate su pc e inviate ad altri utenti. Immaginate di lavorare con altri traduttori su un progetto comune: la possibilità di sfruttare la stessa memoria di traduzione assicura una maggiore uniformità di linguaggio oltre a rendere più rapido il lavoro di ogni traduttore. Il formato TMX (Translation Memory eXchange) è un formato di archiviazione di TM riconosciuto da tutti i principali strumenti CAT; pertanto, indipendentemente dal CAT utilizzato dagli altri traduttori, avrete la possibilità di utilizzare la stessa memoria di traduzione. Un altro punto importante da rilevare è che potete ordinare al CAT di utilizzare più TM per un solo documento/progetto.
Molto spesso le agenzie di traduzioni, quando affidano dei progetti di traduzione grossi, chiedono al traduttore di lavorare su una loro memoria di traduzione. Quindi non perdete tempo e non perdete lavori, se ancora non utilizzate CAT e TM cominciate a farlo ora! Vi ricordo che esistono CAT di tutto rispetto anche gratuiti.
4 – I Corpora: che cosa sono e come possono aiutare il lavoro del traduttore
I cosiddetti Corpora (corpus al singolare) sono raccolte di testi scritti che permettono di osservare l’uso di una lingua e di verificarne tendenze generali su base statistica. Rivestono un’importanza fondamentale nella lessicografia contemporanea essendo utilizzati per selezionare lemmi in base alla loro frequenza d’uso, per identificare le costruzioni tipiche in cui una parola occorre e per coglierne le sfumature di senso in base ai contesti. La creazione e l’utilizzo di un corpus si rivela molto interessante per il traduttore in quanto può verificare la frequenza d’uso di una parola o di una serie di parole in un certo contesto.
AntConc è un programma gratuito che vi dà la possibilità di costruire un corpus. Potete scaricare il software al seguente link:
http://www.laurenceanthony.net/software.html
Il nostro traduttore che traduce prevalentemente dal tedesco all’italiano testi medici può crearsi un corpus selezionando un certo numero di testi di medicina di fonti autorevoli (riviste mediche, articoli scientifici, etc.) in italiano e caricarli su AntConc. Il corpus è quindi pronto per essere consultato: se chiedete ad AntConc di cercare una parola o una sequenza di parole all’interno del corpus, esso vi fornirà una lista di esempi d’uso.
A differenza delle memorie di traduzioni, il cui utilizzo si rivela interessante più per i traduttori tecnici che per i traduttori letterari, l’utilizzo dei corpora appare utile per qualsiasi tipo di traduzione.
5 – Apportare modifiche ad un documento lavorando in team
Se siete in molti a lavorare sulla modifica di un documento, ad esempio se state revisionando un documento o aggiornando una traduzione, uno strumento facile e intuitivo che potete utilizzare vi viene fornito da WORD. Ecco come fare:
1) Aprite il documento in WORD
2) Selezionate il menu FILE nella barra degli strumenti
3) Nel menu a tendina selezionate CONDIVIDI quindi cliccare sull’icona SALVA IN CLOUD
4) Fate clic sull’icona ONE DRIVE quindi nella finestra che appare date un nome al documento, salvatelo in formato doc e fate clic su pulsante SALVA
5) A questo punto sulla schermata di WORD vi appare sulla destra un menu a tendina, selezionate la prima icona, INVITA UTENTI
In questo modo si conserva una singola copia del documento e le revisioni effettuate vengono eseguite nella stessa copia. Non sarà pertanto necessario riconciliare più versioni e copie del documento.
6 – Suddividere il lavoro: come suddividere un testo in parti uguali in base al numero di parole
Se vi è stato affidato un grosso progetto di traduzione per il quale avete previsto di lavorare con altri traduttori dovrete suddividere il lavoro di traduzione in più parti.
Invece di aprire il documento in word e di operare una lenta suddivisione manuale vi consiglio di provare MATECAT, un CAT OpenSource che trovate al seguente indirizzo: https://www.matecat.com/
Ecco come fare:
1) Cliccate sul link del sito
2) Caricare il vostro documento selezionando l’icona blu al centro della finestra “+ Add files…”, una volta caricato il documento cliccate sul pulsante “Analyze” in basso a destra
3) Vi appare una nuova schermata. In alto a destra vedete il pulsante “SPLIT”, cliccateci sopra per ordinare la suddivisione.