Studiare nelle università inglesi o americane: perchè?

Studiare nelle università inglesi o americaneDove studiare, in Italia o all’estero? State per terminare l’ultimo anno delle superiori e vi state ancora domandando che cosa fare e dove farlo? Se il dubbio è: rimango in Italia oppure vado a studiare all’estero, il mio consiglio è: andate, espatriate. Ma dove e perché?
Anzitutto gettiamo uno sguardo alla nuova classifica mondiale degli atenei 2016 stilata da Times Higher Education, settimanale inglese specializzato nella valutazione delle università e degli istituti per l’istruzione superiore: ecco quali università si posizionano ai primi posti:
– 1° posto: California Institute of Technology (Caltech) – Stati Uniti
– 2 ° posto: Università di Oxford – Regno Unito
– 3° posto: Università di Stanford – Stati Uniti
– 4° posto: Università di Cambridge – Regno Unito
– 5° posto: Massachusetts Institute of Technology (MIT) – Stati Uniti
– 6° posto: Università di Harvard – Stati Uniti
– 7° posto: Università di Princeton – Stati Uniti
– 8° posto: Imperial College di Londra – Regno Unito
– 9° posto: Istituto Federale Svizzero di Tecnologia (ETH Zurich) – Svizzera
– 10° posto: Università di Chicago – Stati Uniti
Bisogna continuare a scorrere la lista per trovare la prima università italiana al 42esimo posto, la seconda al 60esimo e l’ultima al 100esimo (in ordine di comparsa: La Sapienza di Roma, la Scuola Normale Superiore di Pisa e infine l’Università di Bologna). Ma perché le nostre università non riescono ad essere competitive? La qualità dell’insegnamento e la gestione dell’ateneo costituiscono certamente un discrimine importante nel decretare una storia di successo in un settore che “vende conoscenza”. Negli Stati Uniti e in Gran Bretagna i presidi e i capi di dipartimento vengono eletti dal board of trustees, il consiglio di amministrazione che controlla l’università e che è indipendente. I professori vengono assunti o promossi in base alla qualità delle pubblicazioni scientifiche e dell’insegnamento, e non, come avviene in Italia, tramite concorsi gestiti da commissioni elette da altri docenti. Naturalmente questo non sta a significare che in Italia non ci siano studiosi e docenti di enorme spessore intellettuale ma in mancanza di una rigida selezione e di una forte cultura meritocratica e competitiva, tipica dei paesi anglosassoni, il sistema Italia sforna anche un buon numero di cattedratici di scarso valore che oltre a ciò non temono di perdere il posto nel caso in cui non svolgano il loro lavoro con diligenza, come potrebbe capitare invece ai loro colleghi angloamericani.
Quali sono i vantaggi ai quali potrete legittimamente aspirare una volta terminato il vostro cursus di studi all’estero? Oltre al vantaggi di tipo personale che riguardano il vostro arricchimento personale, sui quali non voglio dilungarmi in questa sede, i vantaggi di tipo economico sono molti in quanto, secondo le statistiche, l’inserimento sul mercato del lavoro angloamericano con in mano una buona laurea avviene molto più rapidamente e con una rimunerazione molto più alta rispetto a quanto avviene in Italia. Il motivo principale è dovuto al fatto che in questi paesi il mondo universitario ha legami molto più stretti con il mondo del lavoro e dell’industria.
Se poi, terminati gli studi, vorrete tornare in Italia, il vostro titolo di studi vi darà certamente una marcia in più rispetto ai vostri coetanei. In un prossimo articolo vi presenterò alcune success stories.
Ma, direte voi, “studiare all’estero costa molto, io non posso permettermelo”. Certo, le tasse universitarie in Gran Bretagna e negli Stati Uniti non sono alla portata di tutti ma vi sono innumerevoli opportunità di ottenere una borsa di studio, le cosiddette scholarships. Quello che dovete fare è andare sul sito dell’Università in questione e verificare se siete in possesso dei requisiti per richiedere la borsa di studio, leggete attentamente la notula informativa riguardo alla documentazione da preparare e inviare e prestate molta attenzione alla scadenza per l’invio della richiesta. Nel caso in cui l´Università non vi assegnasse la borsa di studio, non disperate: esistono molte borse di studio erogate dai singoli stati, da enti e da gruppi industriali. Pubblicherò prossimamente un articolo dettagliato per darvi qualche dritta sulla ricerca delle borse di studio.
Le applications, ovvero i moduli di iscrizione al corso di laurea scelto, sono anch’essi disponibili direttamente sul sito dell’Università. Dovete registrarvi, compilare il formulario e fornire dei “teacher references”, ovvero una sorta di lettera di raccomandazione redatta dai vostri professori di liceo. Tra i documenti da allegare vi è anche un “personal statement” nel quale dovete presentarvi e spiegare il motivo per cui vorreste studiare quella determinata materia in quella facoltà. Vi consiglio di preparare questo documento con cura e di evitare di essere banali. Tutte le esperienze personali di rilievo e le attività extrascolastiche vanno inserite, ricordatevi che non verrete giudicati solo per i vostri voti a scuola ma anche per la vostra storia personale, la vostra capacità di essere eclettici e la vostra vivacità intellettuale a 360 gradi. Anche nel caso della richiesta di iscrizione dovete muovervi in anticipo: in alcune Università la richiesta deve essere inoltrata con un anno di anticipo!
Infine dovete dimostrare una buona conoscenza della lingua inglese e dovete aver superato uno dei seguenti esami: IELTS, TOEFL, CAE (Cambridge Advanced English). Anche queste informazioni sono reperibili sul sito dell’Università.